Questa breve riflessione è la seconda di una serie sulla sostenibilità senza parlarne in modo diretto. Il nostro obiettivo principale è essere altamente efficienti e bravi manager nei nostri allevamenti, prima di fare grandi investimenti.

Nel primo articolo, avevamo una storia in sospeso sulla buona qualità del letame. Abbiamo visto come nutrire i vitelli con il latte scartato per via dei tempi di sospensione non sia una buona opzione, sia per la salute dei vitelli che per le caratteristiche chimiche e microbiologiche dei suoli allo spandimento di letame.

E la produttività delle nostro colture? Una corretta gestione dei rifiuti e un letame di buona qualità possono aiutarci a dare la giusta spinta.

Per noi produttori di latte è importante la produzione delle colture aziendali. Si tratta di un’opportunità per smaltire i reflui prodotti dalle nostre vacche utilizzandoli come concimi, soddisfacendo le esigenze nutrizionali delle colture. Inoltre, è una buona opportunità per l’ottimizzazione economica del nostro sistema produttivo. 

Una recente meta-analisi1 ha valutato più di cinquanta studi scientifici per confrontare l’uso di letame da stalle da latte con fertilizzanti di sintesi

Questa meta-analisi ha mostrato che, se applicata a tassi che forniscono livelli equivalenti di contenuto di azoto disponibile per le piante, gli effetti del letame sulla produzione, qualità e digeribilità delle colture sono paragonabili a quelli ottenuti con i fertilizzanti sintetici.

In particolare, l’applicazione del letame aumenta la materia organica del suolo, con un impatto positivo sulla fertilità del suolo a lungo termine. La meta-analisi ha riportato un’elevata variabilità tra gli studi per la lisciviazione dei nitrati nel suolo e le emissioni di azoto, concludendo che non vi sono tendenze ben definite.

Un aumento del fosforo nel suolo con una potenziale minaccia per la qualità dell’acqua può essere un rischio correlato all’applicazione di letame.

La cosa positiva è che, se applicato con cura per limitare gli impatti sopra citati, il letame è un buon fertilizzante. Vale la pena notare che questi impatti possono variare in base a fattori specifici del sito (clima, tipo di suolo e procedure di spandimento).

Ora, torniamo alla questione “antibiotici”. Una corretta gestione degli antibiotici nelle vacche da latte è importante anche per le nostre colture. Il letame può comportare l’introduzione di sostanze chimiche (antibiotici) e patogeni (sì, anche quelli resistenti diffusi dai vitelli). In breve, in che modo gli antibiotici influiscono sul suolo?

In base a diversi fattori (proprietà fisiche e chimiche della sostanza, fattori climatici, caratteristiche del suolo) la persistenza dei residui di antibiotici nel suolo è determinata principalmente dall’assorbimento su particelle organiche e dalla degradazione/trasformazione.

Gli effetti sui microrganismi del suolo sono le variazioni a carico dell’attività enzimatica e della capacità di metabolizzare diverse fonti di carbonio e un’alterazione della biomassa microbica e l’eterogeneità delle comunità microbiche.

La biodiversità del suolo gioca un ruolo importante nei processi ecologici, e questo è vero soprattutto per i microrganismi, in particolare per il loro ruolo positivo nel mantenimento della qualità del suolo e dell’acqua.

Pertanto, dobbiamo alle nostre colture e ai nostri campi una buona gestione dei reflui e un uso razionale degli antibiotici – è vantaggioso anzitutto per noi! Ora, rivediamo le buone pratiche per lo spandimento del letame:

  • non dimenticare mai le norme locali e nazionali di riferimento;
  • conoscere la natura e le caratteristiche del suolo – aiuta a evitare l’inquinamento dell’acqua;
  • assicurarsi di mantenere una zona di non spandimento vicino ad aree vulnerabili – fonti d’acqua, insediamenti, etc.;
  • suoli altamente fertili non necessitano di elevate quantità di concime;
  • considerare le condizioni meteorologiche e del suolo adeguate pratiche di spandimento;
  • prestare attenzione ai tempi e al livello di applicazione su terreni pesanti o impermeabili, aree soggette ad allagamenti e terreni in pendenza.

 

 

1 Peter L. O’Brien and Jerry L. Hatfield. Dairy Manure and Synthetic Fertilizer: A Meta-Analysis of Crop Production and Environmental Quality. Agrosyst. Geosci. Environ. 2:190027 (2019)
doi: 10.2134/age2019.04.0027