La sindrome del repeat breeding1 è uno dei disturbi più critici nelle bovine da latte. A causa della sua natura multifattoriale, richiede sia una buona gestione in prevenzione che il giusto approccio per la sua risoluzione. Le vacche dette repeat breeders soffrono piuttosto di ridotta fertilità che di sterilità.

Negli ultimi decenni, la fertilità nelle vacche da latte ha subito un calo. La carenza riproduttiva nelle vacche da latte porta ad un aumento della riforma involontaria. Le conseguenze sulla redditività possono essere significative: quindi, poiché le repeat breeders implicano difficoltà sia gestionali che economiche, l’attuazione di strategie volte al miglioramento della fertilità è fondamentale.

In stalla, la presenza del 3-5% di repeat breeders nella mandria può essere considerata non critica. Un numero maggiore di tali vacche dovrebbe spingere l’allevatore a una revisione generale della gestione della fertilità. Allo stesso modo, percentuali più basse dovrebbero destare attenzione, poiché indicano che la mandria non sta raggiungendo il suo potenziale produttivo ottimale.

Ci sono diversi motivi per aumentare le possibilità che una bovina diventi repeat breeder. Una gestione carente è uno di questi motivi, in particolare per quanto riguarda:

  • inadeguato rilevamento dell’estro;
  • tempistiche di inseminazione non idonee o inseminazione di vacche non in estro;
  • non seguire rigorosamente i protocolli di risincronizzazione;
  • stoccaggio, manipolazione e applicazione del seme inappropriati;
  • gestione ambientale e comfort per gli animali non sufficienti;
  • gestione dell’alimentazione non adeguata nelle diverse fasi della lattazione e nel periodo di transizione;
  • tori non fertili in caso di monta naturale;
  • insorgenza di problemi sanitari (mastite, zoppia, ecc.).

In caso di gestione carente, ci sarà un intenso lavoro da fare per migliorare le condizioni generali della stalla2.

I problemi legati all’apparato riproduttivo possono aumentare la possibilità di avere repeat breeders nella mandria. In particolare, occorre prestare attenzione a:

  • infezioni (uterine come metriti ed endometriti, infezioni cervicali e vaginali, altre malattie causate da batteri, virus e protozoi);
  • disturbi endocrini e ovulatori;
  • difetti anatomici del tratto riproduttivo;
  • scarsa qualità degli oociti;
  • morte embrionale o fetale precoce.

Quando la causa di repeat breeding è la scarsa fertilità, gli strumenti per la gestione della riproduzione sono utili. Ad esempio, il trasferimento di embrioni in vacche in lattazione ha dimostrato effetti positivi per il miglioramento della fertilità. Tuttavia, rappresenta un approccio costoso e laborioso, economicamente giustificabile solo in alcune aziende da latte.

Insieme a una buona gestione della mandria, strumenti innovativi e senza sospensione possono essere adatti per ridurre il numero di repeat breeders nelle mandrie da latte.

OZOLEA ha sviluppato OZOLEA-METR, un dispositivo veterinario endo-uterino da utilizzare in caso di problematiche uterine minori.

L’uso di OZOLEA-METR nelle repeat breeders rappresenta un valido approccio per migliorare la fertilità e aumentare la produttività. OZOLEA-METR deve essere applicato 24 ore dopo l’inseminazione, quando l’embrione si sta formando nelle tube ma prima della sua discesa verso l’utero per l’impianto.

OZOLEA-METR supporta la funzionalità dei tessuti creando una barriera filmante a contatto con la parete interna dell’utero: questa barriera fisica è in grado di attenuare temporaneamente le cause della proliferazione batterica e di insorgenza della metrite.

 

1 Agire sulle repeat breeders per aumentare la produttività della mandria.

https://www.ozolea.it/it/agire-sulle-repeat-breeders-per-aumentare-la-produttivita-della-mandria/

2 I passi fondamentali verso l’efficienza riproduttiva.

https://www.ozolea.it/it/i-passi-fondamentali-verso-lefficienza-riproduttiva/

 

Immagine di copertina: Ph. lhannemann. Immagine disponibile qui.