Saper riconoscere (ed interpretare) il messaggio dietro le perdite vaginali nelle bovine da latte è una strategia efficace ai fini economici dell’azienda e di salute animale nella mandria.

Infatti, le perdite vaginali possono influenzare sia direttamente che indirettamente le prestazioni produttive e riproduttive nelle bovine da latte. E’ tuttavia importante ricordare che non tutte le perdite implicano un quadro clinico compromesso, quindi in alcuni casi possono non essere legate ad un processo infiammatorio o altre patologie.

Colore, odore, consistenza, continuità nell’eliminazione e specifici processi da cui originano sono gli elementi che differenziano le varie tipologie di perdite vaginali. In particolare, si possono rilevare perdite vaginali legate a processi patologici o fisiologici.

Tra i processi patologici che portano a perdite vaginali vi sono la metrite puerperale e clinica, l’endometrite clinica purulenta, muco-purulenta e subclinica, nonché processi infiammatori a carico di cervice e vestibolo della vagina. Talvolta, l’origine delle perdite è legata ad infiammazioni di organi non riproduttori (vescica, reni, etc.). Patologie come piometra e mucometra sono anch’esse responsabili di perdite vaginali. Anche un’eventuale degenerazione cistica può portare a perdite, così come un aborto in stadio avanzato di gravidanza.

Quando associate a un processo infiammatorio, è importante non sottovalutare il significato delle perdite in quanto l’infiammazione stessa comporta un elevato rischio di ritardo nella regolare e completa involuzione dell’utero, con conseguenti ritardi e compromissioni dell’attività riproduttiva della bovina.

Nonostante possano essere conseguenza di complicanze a livello sanitario, in realtà le perdite vaginali sono un evento del tutto normale dal punto di vista fisiologico. In particolare, si possono rilevare fisiologiche perdite vaginali durante il ciclo estrale, riscontrando perdite prima (pro-estro), durante (fase follicolare) e dopo l’ovulazione (meta-estro).

Dunque, non necessariamente una perdita può indicarci un processo infiammatorio, così come un processo infiammatorio non necessariamente può manifestarsi con le perdite vaginali. Inoltre, le perdite vaginali sono anche la modalità con cui una vacca, in determinate condizioni, gestisce la colonizzazione batterica.

Per quanto riguarda il post-partum, avere perdite vaginali è un evento piuttosto frequente nella bovina da latte. Il parto non avviene mai in ambiente sterile, dunque, l’utero sarà colonizzato da batteri nell’immediato post-partum. Tuttavia, ciò non porta sistematicamente ad infezioni.

Anche le bovine che non presentano metriti acute, nei primi 10 giorni di post-partum possono presentare infiammazioni uterine con perdite vaginali. Tali perdite riflettono il normale evolversi dell’involuzione uterina e si presentano dense, inodori, all’inizio rossastre e progressivamente rosate e trasparenti.

Dopo il parto e l’espulsione della placenta, l’involuzione uterina è la fase nel post-partum in cui l’utero della bovina ritorna alle sue normali dimensioni. Qualsiasi ritardo può comportare perturbazioni del ciclo produttivo, problemi riproduttivi ed aumento dei tassi di riforma della mandria. Quindi, diventa importante monitorare il decorso di questo processo per un intervento tempestivo.

Una regolare involuzione uterina si completa in circa 30 giorni dal parto. Talvolta, anche a involuzione completa, la bovina può mostrare perdite vaginali che non sono riferibili, per consistenza, colore e odore, ad eventuali fenomeni infiammatori, infezioni o patologie, accompagnati da una tonicità non ottimale dell’utero. In queste situazioni, è possibile intervenire a supporto dell’endometrio con OZOLEA-METR.

Nel tardo postpartum OZOLEA-METR, una volta inserito nell’utero, forma una sottile barriera filmante a contatto con l’endometrio e crea un ambiente non ideale per la proliferazione batterica: l’aggressività di un eventuale attacco batterico viene rallentata, mentre il tessuto in questo modo trova il tempo per rigenerarsi e ripristinare la naturale competenza sia di difesa che di recupero del tono.

OZOLEA-METR è un dispositivo veterinario non farmacologico per uso endo-uterino che aiuta l’allevatore a gestire le problematiche uterine minori. OZOLEA-METR è composto da un unico ingrediente: un puro olio vegetale ad uso alimentare, bioingegnerizzato con l’esclusiva tecnologia OZOLEA. Il processo di bio-ingegnerizzazione modifica parte delle catene di acidi grassi dell’olio, permettendo così al prodotto, una volta a contatto con la parete interna dell’utero, di migliorare la gestione del post-partum tardivo e la performance del tessuto uterino dopo l’inseminazione, aumentando così i tassi di concepimento.

Leggi questo dossier per scoprire di più sulle perdite vaginali patologiche e fisiologiche.

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Riferimenti

Giovanni Gnemmi, Benedetta Gnemmi, Cristina Maraboli, 2021. Significato clinico delle perdite vaginali nel bovino da latte. SUMMA animali da reddito n. 6/luglio-agosto 2021. https://bit.ly/3uRMx3x