A livello globale, circa una persona su nove soffre la fame. Questa tendenza è più marcata nei paesi in via di sviluppo, dove circa il 13% della popolazione è sottoalimentata.

In un mondo che produce cibo a sufficienza per sfamare tutti, ogni giorno troppe persone in tutto il mondo lottano per dare alimenti nutrienti ai loro figli. 690 milioni di persone vanno a dormire a affamati alla fine di ogni giornata1.

Nel 20191, l’insicurezza alimentare ha colpito in modo importante 135 milioni di persone in 55 paesi. Oggi, una persona su tre soffre di diverse forme di malnutrizione.

La pandemia da Covid-19 è stata un’ulteriore minaccia per la disponibilità di cibo. Inoltre, se non intraprendiamo azioni per invertire le tendenze attuali, i numeri di persone affamate raggiungeranno gli 840 milioni entro il 2030.

Tutto questo è legato agli sprechi ed alle perdite di cibo. Ogni anno, circa un terzo del cibo che produciamo viene perso durante la produzione (in particolare nei paesi in via di sviluppo) o sprecato nel piatto(soprattutto nei paesi sviluppati). Ciò significa che per l’economia globale quasi mille miliardi di dollari vengono persi ogni anno1.

Gli alimenti di origine animale forniscono proteine facilmente digeribili e nutrienti essenziali. Inoltre, possono contribuire in modo critico a porre fine alla fame migliorando la sicurezza alimentare e la nutrizione.

I prodotti di origine animale sono fondamentali anche nella dieta dei bambini poiché questi alimenti forniscono diversi micronutrienti coinvolti nello sviluppo fisico e cognitivo2.

Nei paesi sviluppati e in un numero crescente di paesi in via di sviluppo, vengono evidenziati gli effetti negativi sulla salute (sovrappeso, obesità, malattie croniche, ecc.) associati al consumo eccessivo di carne lavorata.

Tuttavia ci deve essere una via di mezzo a questo punto.

L’intero settore dell’allevamento può svolgere un ruolo chiave in questo processo volto a porre fine alla fame. Può farlo contribuendo a diversi livelli e da più prospettive.

Il settore dell’allevamento può essere una forza trainante per le comunità rurali creando opportunità di lavoro sia nella produzione primaria che nella trasformazione. Può generare profitto, entrate fiscali e consentire di guadagnare valuta estera. Inoltre, la produzione animale può fornire alimenti sani e nutrienti, sufficienti per tutti.

Il settore zootecnico è anche consapevole delle sfide che gli si pongono davanti, che verranno ulteriormente acuite spinto da una crescente domanda di alimenti nutrienti, abbondanti e sani.

La produzione intensiva non può essere lasciata da parte, poiché sarà necessaria con la crescita della popolazione. Certamente, deve cambiare. E, senza dubbio, il settore dell’allevamento dovrebbe trovare nuovi modi per dialogare con i consumatori, cercando di colmare il divario tra l’idea che i consumatori hanno della produzione intensiva e ciò che il settore intende veramente per allevamenti intensivi.

Le evidenze scientifiche supportano l’importanza del latte e dei prodotti lattiero-caseari come parte di una dieta sana ed equilibrata. Sono cibi nutrienti, densi, adatti a nutrire il mondo.

Il settore lattiero-caseario può affrontare la malnutrizione e garantire la sicurezza alimentare? Sì, e può farlo anche attraverso un approccio sostenibile e circolare, a vantaggio dei settori agricoli e non agricoli che ruotano attorno alla produzione di bestiame.

Abbiamo già approfondito questi aspetti. Il collegamento tra i post di OZOLEA del venerdì si basa su una sola parola: efficienza4.

Quando ha pensato a uno strumento adatto per la produzione di latte, OZOLEA ha considerato anche che lo spreco di latte è una sfida importante per i produttori di latte. E, in un contesto globale, si tratta uno spreco di risorse, energie e fonti di cibo nutriente e salutare per le persone di tutto il mondo.

Questo è un altro obiettivo del progetto SSafeMILK di OZOLEA, ovvero aiutare i produttori di latte ad affrontare la fame evitando lo spreco di latte. Le sue soluzioni senza tempi di sospensione sono anche strumenti ideati per migliorare la produttività animale per l’effetto rigenerante indiretto dei tessuti, nel rispetto del benessere animale.

 

 

1 United Nations World Food Programme, 2021.

https://www.wfp.org/zero-hunger

2 Transforming the livestock sector through the Sustainable Development Goals.

http://www.fao.org/3/CA1201EN/ca1201en.pdf

3 La zootecnia ha un effetto moltiplicatore per i settori connessi.

https://www.ozolea.it/it/la-zootecnia-ha-un-effetto-moltiplicatore-per-i-settori-connessi/

4 Il primo guadagno è il risparmio… di latte.

https://www.ozolea.it/it/il-primo-guadagno-e-il-risparmio-di-latte/