La conta delle cellule somatiche (SCC) è un indicatore estremamente utile per la gestione della mandria da latte. Dà molte di informazioni sullo stato di salute della mandria e, quando determinato individualmente, dice molto sullo stato di salute della mammella.

Il monitoraggio della conta SCC durante ogni lattazione a livello di vacca e di mandria è un passaggio fondamentale da intraprendere in qualsiasi azienda da latte.

Recentemente, la diagnosi di mastite è stata ulteriormente migliorata grazie alla conta differenziale delle cellule somatiche (DSCC). Fornisce un feedback accurato sullo stato di salute di ogni animale, indirizzando meglio la decisione terapeutica per un uso più prudente degli antibiotici.

Se intendiamo identificare lo stato infiammatorio della ghiandola mammaria, la conta SCC è un valido indicatore quantitativo. Sfortunatamente, non fornisce dettagli su come è distribuito ciascun tipo di popolazione cellulare [leucociti polimorfonucleati (PMN), linfociti e macrofagi]. Ottenere informazioni su questa distribuzione è importante poiché essa riflette l’entità della risposta infiammatoria nella vacca.

E questa è una bella storia da raccontare nelle prossime settimane.

Inoltre, esistono prove scientifiche1 che proporzioni diverse di tali popolazioni cellulari, in specifici intervalli di SCC, possono modificare le caratteristiche finali dei prodotti lattiero-caseari. Esse possono anche influenzare diverse specie di microrganismi ambientali, come i clostridi, noti per la loro capacità di creare difetti nei prodotti lattiero-caseari.

Stocco e colleghi (2020)1 hanno studiato l’impatto di diversi livelli di DSCC sui componenti del latte (grasso, proteine, caseina, indice di caseina, lattosio) e hanno esplorato l’effetto combinato di conta DSCC e punteggio di cellule somatiche (somatic cell score, SCS) su questi tratti. Si tratta del primo studio ad approfondire tali aspetti da campioni di latte individuali.

I risultati ottenuti hanno mostrato l’associazione tra le modifiche nella composizione del latte con diversi livelli di conta DSCC.

Un aspetto fondamentale è che i valori di conta di cellule differenziali sono stati suddivisi in diverse classi sulla base di una soglia fissata per identificare la mastite: questo ha permesso di discriminare lo specifico intervallo in cui cambia la composizione del latte.

Gli aumenti precoci di cellule differenziali hanno influenzato in particolare il grasso e il lattosio, e questo è risultato vero per tutti i livelli di cellule differenziali. A conte differenziali molto alte, proteine e caseina sono dimiunuite drasticamente, mentre l’indice di caseina è risultato influenzato quando la conta di cellule differenziali veniva combinato con un punteggio SCS basso o alto. Inoltre, è stata identificata un’associazione positiva tra le cellule differenziali e lattosio. Il lattosio, come indice di caseina, variava per punteggio SCS alto e basso e in base alle classi di conta di cellule differenziali.

Pertanto, l’interazione tra punteggio SCS e la conta di cellule differenziali ha un’ulteriore utilità: DSCC, da solo o in combinazione con la conta SCC, potrebbe essere utilizzato per monitorare la qualità del latte lungo la filiera lattiero-casearia, come strumento strategico per la riduzione di antimicrobici in stalla e a livello di trasformazione per valutare valore del latte.

 

1Stocco, Summer, Cipolat-Gotet, Zanini, Vairani, Dadousis, Zecconi, 2020. Differential Somatic Cell Count as a Novel Indicator of Milk Quality in Dairy Cows. Animals 2020, 10, 753; doi: 10.3390/ani10050753

2 Cellule somatiche: quanto incidono sulla redditività della filiera del latte?
https://www.ozolea.it/it/cellule-somatiche-quanto-incidono-sulla-redditivita-della-filiera-del-latte/