La sostenibilità non è “solo” una questione ambientale. La sostenibilità è anche un aspetto socio-economico rilevante.

La Commissione Brundtalnd delle Nazioni Unite ha definito la sostenibilità come il “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”.

La sostenibilità va ben oltre la questione climatica. Per questo motivo, e per la definizione stessa della parola, l’uguaglianza di genere è essenziale.

Secondo la FAO1, circa 290 milioni di donne e ragazze contano sulla produzione zootecnica per generare reddito. Ad esempio, i principali ricavi derivano dalla trasformazione del latte. Altri redditi provengono da lana e altre fibre animali, che richiedono allo stesso modo una lavorazione.

Un grande contributo all’emancipazione economica delle donne rurali proviene dal possedere animali da allevamento, poiché forniscono una fonte per le necessità domestiche immediate.

Tuttavia, queste donne sono costrette a lavorare sotto vincoli che limitano la loro produttività potenziale e ostacolano la loro capacità di contribuire pienamente alla sicurezza alimentare e nutrizionale delle loro famiglie e alla crescita del settore zootecnico nel suo complesso.

In quanto tali, le disuguaglianze di genere sono un limite al potenziale dietro la produzione zootecnica, che ha ancora bisogno di una mano per produrre a livelli superiori. Tra le ragioni di ciò, ci sono i cambiamenti climatici, la migrazione rurale-urbana, gli investimenti limitati e le disuguaglianze di genere.

Come sottolineato dal documento della FAO1, un numero crescente di evidenze mette in luce che le disuguaglianze di genere implicano costi elevati per le società a livello globale, limitando il “potenziale produttivo delle economie e il loro sviluppo complessivo“.

Tuttavia, dove ci sono sfide, ci sono anche opportunità.

Le produzioni animali meritano attenzione piuttosto che accuse. Questo perché possono dare al mondo2 cibo sicuro e nutriente3 attraverso un approccio circolare4. Inoltre, hanno un effetto moltiplicatore per altri settori, agricoli e non agricoli5, legati all’allevamento. E molto altro.

Un ampio divario (ed anche una sfida) di genere da colmare e che ancora limita la capacità delle donne di migliorare la produttività nel mondo dell’agricoltura in generale è l’accesso all’innovazione e alla tecnologia6.

Il mondo dell’allevamento non può essere sostenibile senza la parità di genere. Per questo motivo, uno degli obiettivi del progetto SSafeMILK di OZOLEA è sostenere la parità di genere. Poiché la maggior parte dei lavoratori agricoli si trova nei paesi in via di sviluppo e molti di loro sono donne, esse hanno bisogno di strumenti innovativi a prezzi accessibili anche per ottenere risultati migliori e dare valore ai loro sforzi.

 

 

1 Transforming the livestock sector through the Sustainable Development Goals.

http://www.fao.org/3/CA1201EN/ca1201en.pdf

2 Risparmia il latte, non sprecarlo: dobbiamo nutrire il mondo

https://www.ozolea.it/it/risparmia-il-latte-non-sprecarlo-dobbiamo-nutrire-il-mondo/

3 Prevenzione e controllo nelle produzioni zootecniche significano più sicurezza alimentare, più cibo e buona salute.

https://www.ozolea.it/it/prevenzione-e-controllo-nelle-produzioni-zootecniche-significano-piu-sicurezza-alimentare-piu-cibo-e-buona-salute/

4 L’allevamento da latte ha una natura circolare.

https://www.ozolea.it/it/lallevamento-da-latte-ha-una-natura-circolare/

5 La zootecnia ha un effetto moltiplicatore per i settori connessi.

https://www.ozolea.it/it/la-zootecnia-ha-un-effetto-moltiplicatore-per-i-settori-connessi/

6 FAO. 2018. Gender and ICTs: Mainstreaming gender in the use of information and communication technologies (ICTs) for agriculture and rural development, by Sophie Treinen and Alice Van der Elstraeten. Rome, Italy.

http://www.fao.org/3/I8670EN/i8670en.pdf